Il contenimento e razionalizzazione della spesa per le autovetture della PA è un tassello importante delle politiche di bilancio ed è per tale motivo che il Ministro Brunetta, nell'emanare, il 28 marzo 2011, una seconda direttiva in materia ha promosso l'avvio di una nuova rilevazione nazionale aggiornata al 31/12/2010. Obiettivo è stato quello di monitorare l'evoluzione del fenomeno, verificare l'impatto della direttiva del 2010, che già indicava alle amministrazioni le misure da seguire per il contenimento della spesa e la razionalizzazione del servizio e definire nuove misure d'intervento.
A seguito dei risultati del monitoraggio, è stato approvato, su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, un DPCM che disciplina l'uso delle auto nella Pubblica Amministrazione.
I risultati del secondo monitoraggio
All'indagine, realizzata da Formez PA nel periodo 29 marzo-6 giugno 2011, hanno risposto 5.095 enti, pari al 61,6% delle amministrazioni (8.277) che sono state contattate per l'accreditamento al sistema on line. I 2.200 non contattati per il monitoraggio sono in gran parte enti di piccola dimensione e privi di autovetture.
I rispondenti rappresentano, in termini di dipendenti, l'85,6% degli addetti complessivi degli enti contattati. Particolarmente significativa la quota degli enti con più di 200 addetti, dotati generalmente di un parco vetture più ampio, che hanno risposto nell'80% dei casi.
Con percentuali superiori alla media hanno partecipato:
- tutti gli Organi di rilevanza costituzionale, i Ministeri ( per la difesa si sono utilizzati i dati preesistenti) e, nel complesso, il 65% degli enti della PA centrale
- le Regioni: 100%
- le Province: 97%
- i Comuni capoluogo: 94%
- le ASL e Aziende ospedaliere: 72%
- le Università pubbliche: 86%
- le Camere di commercio: 93%
- gli Enti di ricerca: 74%
Le amministrazioni rispondenti detengono in proprietà oltre il 68% delle auto immatricolate al Pubblico Registro Automobilistico.
Secondo le stime elaborate da FormezPA, il parco auto delle Pubbliche Amministrazioni risulta composto da circa 72.000 vetture , escluse quelle con targhe speciali e/o dedicate a finalità di sicurezza e controllo del territorio ( esercito, carabinieri, polizia, guardia di finanza, forestale, vigili del fuoco, nas). Inoltre nel monitoraggio sono rilevate le auto della polizia locale, municipale e provinciale, pari a oltre 16.000.
Delle 72.000 autovetture, circa 2.000 sono auto "blu blu", di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali, circa 10.000 sono auto "blu", di servizio a disposizione di dirigenti apicali); le auto dichiarate come "grigie", adibite esclusivamente a servizi operativi, sono 59.700 .
Nel fare le stime, sono state riclassificate come auto blu alcune categorie di auto che le amministrazioni avevano stavolta definito grigie; in particolare quelle che erano portate da un autista ( sulla base delle le dichiarazioni effettuate dalle amministrazioni nella rilevazione 2010) o le auto con cilindrata superiore a 1.900 cc.
Si registra, comunque, un maggior utilizzo delle auto come vetture di servizio ed operative e vi è una riduzione delle auto di rappresentanza, utilizzate in gran parte per scopi di sicurezza personale e protezione nazionale.
Le auto della PA nel 2010 hanno percorso circa 800 milioni di Km. Di questi, il 10% sono stati percorsi dalle auto "Blublu" e "Blu" ed il 90% dalle auto "grigie". Le auto di proprietà sono state utilizzate per il 70% della percorrenza, il rimanente 30% è a carico delle auto a noleggio e/o in affitto.
Il parco macchine della PA è composto per il 77,6% di auto in proprietà e dal rimanente 22,4% di auto detenute ad altro titolo.
Le auto acquistate in proprietà nel 2010 sono stimate in circa 4.600 vetture a un costo medio - di acquisto o riscatto - di circa 13 mila euro. Solo il 6% del numero di auto acquistate in proprietà sono relativi ad auto "blu blu" e "blu", a conferma dell'orientamento degli enti a privilegiare per tali vetture le altre forme di acquisizione (noleggio, comodato, ecc.). La spesa complessiva stimata per gli acquisti nell'anno, risulta pari a circa 60 milioni di euro ( il 18% di tale cifra è la spesa per auto "blu blu" e "blu")
Tra i nuovi acquisti in proprietà, l'incidenza delle auto "blu blu" e "blu" risulta inferiore a quella media del parco auto, mentre risulta più elevata per le auto acquisite ad altro titolo. Vi è dunque un progressivo orientamento, per le auto di rappresentanza, a privilegiare le auto non in proprietà.
Il personale dedicato alla gestione del parco auto rappresenta oltre l'1,5% del personale totale in servizio diviso tra gli autisti, che lavorano full time con tale qualifica, e l'altro personale dedicato, anche a tempo parziale. Il numero complessivo stimato di addetti è di circa 35 mila unità ( di cui circa 14.000 autisti). La spesa stimata per il personale nel 2010 è di oltre 1,2 miliardi di euro, di cui quasi 600 milioni di euro per gli autisti.
Dal monitoraggio emerge come la spesa di gestione stimata ammonti nel 2010 a circa 350 milioni di euro ( escludendo la spesa per auto della polizia locale). Aggiungendo gli ammortamenti del parco auto, i costi di stazionamento e logistica (per circa 300 milioni di euro), il costo totale annuale si avvicina a 650 milioni di euro.
La spesa di gestione si ripartisce nel modo seguente: 30% per ratei e canoni, 51% per consumi e 19% per spese non ripartibili (altre spese per mobilità).
Rispetto all'anno precedente, la spesa si è ridotta di circa il 2% sul totale, e del 4% quella riferita alle sole auto blu (blu blu e blu). Se si considera l'aumento del costo del carburante (cresciuto nel biennio dell'11%) tale riduzione appare più significativa.
Le risposte fornite dagli enti sulle azioni o interventi realizzati nel 2010 per contenere i costi e razionalizzare il servizio fanno rilevare prevalente l'adozione di misure per la trasparenza (25% delle indicazioni), sia nell'uso delle autovetture sia nell'informazione ai cittadini, la dismissione di autovetture (19%), l'adesione a convenzioni con la Consip (14%), l'acquisto di nuovi modelli di minore cilindrata (13%), l'acquisto di vetture a bassa emissione di agenti inquinanti (10%). La dismissione di auto è più elevata per le Regioni e Province autonome (77% delle risposte) e per le Province (69%), privilegiate anche dai Comuni capoluogo (61%), seguite dalle aziende ospedaliere e sanitarie (57% delle risposte).
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